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PDR, fate il vostro giuoco

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OGGI, GRAZIE AI SEMPREFIRMATARI, ANCHE I LAVORATORI TIM AVRANNO UN PREMIO A SORPRESA DA RISCUOTERE NEL 2018-2020: UNA SORTA DI ROULETTE … COME AL CASINÒ.

Il giorno 13 giugno si è svolto l’incontro per il PDR per i lavoratori del gruppo TIM.

Dialoganti e CGIL (quest’ultima con riserva) hanno firmato il meccanismo che regolamenterà per i prossimi tre anni il Premio di Risultato che stanzia 1.300 € medi l’anno (V° livello) elargibile in unica soluzione a maggio dell’anno seguente (ovvero 2018-2020) … ma solo se il managment non sbaglia ancora una volta (sic!).

Ovvero:

  • è passata la linea aziendale che lascia inalterato il meccanismo di accesso legato al premio stesso, l’EBITDA che comprenderà, come la volta scorsa, gli oneri non ricorrenti con rischio di non prendere il PDR in caso di multe, spese per ulteriori prepensionamenti e/o fuoriuscite, ecc.. Come vedete il passato a qualcuno non insegna nulla; alla controparte insegna che non è il caso di cambiare certo un meccanismo che le ha fatto risparmiare un sacco di soldi lo scorso anno;
  • dopo tutti i paletti da superare, le cifre messe a disposizione non sono gratificanti per nulla: anche in caso di risultati ottimi per l’azienda, ai lavoratori arrivano quattro soldi;
  • si confermano molti elementi penalizzanti palesemente iniqui come ad esempio la decurtazione del premio in caso di assenza per malattia (ma non di permesso sindacale retribuito, fateci caso).

“È il solito SNATER che critica e basta” diranno i nostri denigratori, ma il fatto centrale è che, nonostante questo accordo presenti alcuni “ritocchi” rispetto al passato (che noi stessi avremmo valutato seriamente), rimane vincolato ad un parametro come l’EBITDA che, come confermato da un nostro studio commerciale, non può rappresentare il lavoro svolto da tutti se non depurato dagli oneri non ricorrenti.

Ci teniamo poi a precisare che le RSU di cisluileugl e CGIL, (i dialoganti, qualcuno con riserva), hanno sottoscritto un accordo sul PDR la cui impostazione sarà vincolante per tutto il gruppo Telecom senza richiedere la presenza delle RSU delle altre aziende (Sparkle, Telecontact, ecc.) e tantomeno di quelle dell’Informatica IT ormai TIM da gennaio.

SNATER, non ha sottoscritto l’accordo per le motivazioni sopra espresse e per l’ennesima dimostrazione, anche da parte CGIL, di preferire il vecchio modello di relazioni industriali basato anche su riunioni “ristrette” con l’azienda escludendo il Coordinamento RSU, ovvero le orecchie e gli occhi dei lavoratori. La CGIL ha quindi ripreso la vecchia rotta ricreando il fronte con cisluileugl. Alla prima occasione significativa è tornato il gruppo dei semprefirmatari. COBAS e CISAL non hanno sottoscritto l’accordo come noi.

Per SNATER sarebbe stato necessario continuare a fare fronte comune ed ottenere un PDR più sostanzioso e soprattutto libero dalla roulette dei vincoli legati all’EBITDA imposti da TIM.

Ricordiamo infine che, mentre da un lato si firma, dall’altro nello stesso momento l’azienda, disdice unilateralmente gli accordi Telecom, dispone regolamenti aziendali unilaterali, turni unilaterali, spostamento coatti alle portinerie, spostamenti di sedi del personale . . . insomma era il caso di continuare a stare uniti.

Almeno tra chi rappresenta ancora la volontà e la maggioranza dei colleghi.

SNATER LA PENSA COSÌ

Scarica il comunicato: 2017 06 14 – PDR, fate il vostro giuoco

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