Comunicati Regionali
FIBERCOP e KKR GENESI e REQUIEM
Art 47 FIBERCOP (15 lavoratori) febbraio 21
Art 47 NETCO (20.000 lavoratori) giugno 24
Come sta avvenendo oggi per NETCO, Il 25 febbraio 2021 venne aperta la procedura pervista dall’ART. 47 per la cessione di un micro ramo d’Azienda TIM. Uno strano “rametto” apparentemente insignificante (15 lavoratori su 38.000), di cui moltissimi lavoratori non avranno mai sentito parlare.
Oggetto della Raccomandata era: Trasferimento di ramo d’azienda – Comunicazione ai sensi dell’art. 47 della legge 29 dicembre 1990 n.428 e art. 2112 del C.C. (La stessa del 3 giugno 2024 per NETCO).
La comunicazione annunciava il trasferimento del ramo d’Azienda TIM SPA, dell’ articolazione funzionale denominata “Secondary Network Management”, alla società di nuova costituzione FiberCop S.p.A.
FiberCop… quella FiberCop… dove confluirà a brevissimo NETCO per poi finire in OPTICS BIDCO per il THE END… Il Requiem di TIM S.p.A.
Il Ramo D’azienda “Secondary Network Management” ceduto da TIM a FiberCop S.p.A. era composto da 1 Dirigente, 7 Quadri e 7 Impiegati. La collocazione territoriale dei 15 dipendenti era 14 su Roma e 1 su Bologna.
In data 11.3.2021 l’azienda convoca le sole Rsu di Emilia Romagna e Lazio per presentare il progetto FiberCop e informarle della cessione in oggetto; ritenendo di aver esperito così la procedura prevista dall’Art 47, e tenendo all’ oscuro tutto il Coordinamento Nazionale, le RSU di tutte le regioni, e i lavoratori tutti.
Il 15.3.2021, una RSU di SNATER Emilia Romagna, trovando opaca e anomala l’operazione, scrive a R.I. chiedendo che la cessione del ramo d’azienda e il progetto FiberCop sia illustrata a tutto il Coordinamento Nazionale. NESSUNA RISPOSTA.
(I 15 dipendenti vengono ceduti a FiberCop e fusi assieme ai 38 dipendenti di Flash Fiber per un totale di 53 dipendenti. Flash Fiber era nata nel 2016 con partecipazione 80% TIM e 20% Fastweb).
Nasce così una società composta da meno di 100 dipendenti, alla quale viene conferita tutta la rete secondaria in rame di TIM e la rete in fibra sviluppata da Flash Fiber. Praticamente tutto l’ultimo miglio.
FiberCop è una Newco partecipata per il 58% da TIM, per il 4,5% da Fastweb e per il 37,5% da KKR (È da 3 anni che abbiamo in casa l’attuale acquirente. Il fondo speculativo americano è partito da lontano).
Per il 37,5% di questo bocconcino, il fondo americano KKR mette sul piatto 1,8 Miliardi di euro. Al Coordinamento Nazionale del 6 Aprile 2021, l’allora A.D. Gubitosi il Magnifico, dichiarò che quei miliardi sarebbero serviti per la riduzione del debito monstre. Non sono serviti a nulla. Sono serviti solo a farci mangiare da dentro.
A quell’incontro, una RSU SNATER Veneto del Coordinamento Nazionale ribadisce la necessità di un incontro dedicato alla spiegazione dell’operazione FiberCop.
Il dott. Sale, allora responsabile HR, afferma davanti agli oltre 200 collegati, che effettivamente sulla vicenda FiberCop sarebbe stato utile un incontro per spiegare la genesi a tutto il Coordinamento Nazionale. Promette un’operazione trasparenza.
Ai Coordinamenti Nazionali del 28 maggio e del 6 ottobre 2021, SNATER rivendica l’impegno preso dal dott. Sale sulla vicenda FiberCop. L’incontro promesso non verrà mai calendarizzato. Nessuna RSU confederale si è unita alla nostra richiesta di trasparenza.
(Chiarimento sempre più urgente visto che iniziano a filtrare indiscrezioni dove sembrerebbe che i 15 lavoratori componenti il ramo d’azienda TIM denominato SECONDARY NETWORK MANAGEMENT poi ceduto a FiberCop, fossero confluiti in Flash Fiber già nel 2016 e a pochi mesi dalla costituzione di FiberCop, sarebbero stati fatti rientrare in TIM giusto il tempo per la costituzione del ramo d’azienda SECONDARY NETWORK MANAGEMENT poi ceduto a FIBERCOP).
È mai possibile che non siano state convocate tutte le RSU o il Coordinamento Nazionale, per illustrare una manovra dagli impatti così importanti, non per i 15 lavoratori ceduti, ma per tutti i 38.000 dipendenti??? Manovra di cui solo oggi prendiamo definitiva consapevolezza con l’avvio dell’ART 47 per la cessione di NETCO!!!
Adesso, a 3 anni da allora, dopo aver bruciato nel debito i due miliardi incassati dal fondo speculativo KKR, dopo il mega flop Dazn, tre Profit Warning consecutivi, la crisi conclamata sulla Consumer, le dimissioni di Gubitosi, l’arrivo di “UNO di LORO” (non di noi) che fa trading mentre il titolo crolla in borsa, adesso cediamo a KKR (metastasi interna) tutta la rete; un ramo da 20.000 lavoratrici e lavoratori.
E in tutto questo, corresponsabili e/o complici di questo tragico percorso partito da lontano, dopo 2 scioperi nazionali contro la separazione, dopo mille dichiarazioni di contrarietà a tutti i tavoli dove nel frattempo firmavano ogni cosa, dopo oltre 12 anni di CDS e CDE, dopo vacanze contrattuali infinite e assorbite, con il CCNL in sospeso, l’inflazione aggressiva e premesse di futuro incerto e vita difficile…
… il 30 maggio u.s., le RSU Confederali non hanno avuto il coraggio, un sussulto d’orgoglio, per non firmare l’accordino sulla smonetizzazione obbligata del 2 giugno, lasciandoci sfilare altre 100 e passa euro dalle tasche, che per qualche famiglia avrebbero fatto la differenza, ma che a nulla serviranno nel disastro complessivo che sta arrivando.
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PS da Milano Finanza del 05-06-24: Fastweb esce dalla rete Tim: accordo con KKR per cedere il 4,5% di FiberCop. Incasso di oltre 430 milioni. Enorme plus valenza.
Scarica il comunicato: FIBERCOP-e-KKR-GENESI-e-REQUIEM.pdf