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Comunicati Regionali

Piano Spazi Veneto – Segregazione

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È INIZIATO PROPRIO COSÌ il tanto atteso incontro tra le RSU del Veneto e le Relazioni Industriali nella nuova articolazione SERVCO e NETCO.

Parlando di SEGREGAZIONE NETCO / SERVCO.

Pensavamo ad uno svarione, ma alla terza ripetizione, SNATER è intervenuto a stoppare il vocabolo.

Una bruttissima parola, che amplifica le nostre preoccupazioni su quello che accadrà con il CLOSING e la definitiva morte di TIM per come l’abbiamo conosciuta.

Segregazione significa: “ESCLUSIONE DAI RAPPORTI E DAI CONTATTI CON ALTRI – ISOLAMENTO”.  In questi casi la forma è sostanza, e temiamo sia presagio di energie scure.

Perché gli ALTRI siamo noi, tutti noi; sono le lavoratrici e i lavoratori, sono i colleghi di ieri e di oggi, da sempre assieme nel mandare avanti TIM; Lavoratrici e Lavoratori che stanno per essere segregati e compartimentati.

Visto il termine usato dall’Azienda, è lecito pensare che presto ci verrà chiesto di non avere rapporti, contatti, aderenze; colleghi di oggi che domani non lo saranno più e che probabilmente non potremo trattare, o dovremo pressare, incalzare, riprendere per una mancata risposta, per un ritardo nella consegna, per il non rispetto di uno SLA, per un errore. E su errori e ritardi scatteranno penali tra SERVCO e NETCO. La guerra dei poveri.

E non potendoci più trattare, verrà meno quel miracoloso balsamo che superava i limiti dei sistemi e dell’organizzazione aziendale, ma che risolveva problemi e accontentava clienti.

E aumenterà il nervosismo di un progetto pericoloso e dall’esito incerto. E dopo vent’anni di declino vedremo pure di peggio. Ovviamente ci auguriamo di sbagliare. Lo vedremo presto, ma quella parola è un brutto segnale.

PIANO SPAZI

Dove possibile, come a PADOVA e MESTRE, NETCO e SERVCO avranno stabili distinti.

Dove non sarà possibile segregare, le sedi verranno compartimentate con ingressi distinti, con aperture/chiusure porte e varchi e abilitazioni distinte dei badge.

PADOVA STANGA – NETCO

A solo un anno dalla chiusura, PADOVA Stanga riapre come NETCO. I tempi non sono definiti. I lavori sono in corso. Da Stanga migrarono 130 persone verso VII Strada. Ne tornano 250. Con auto sociali più quelle personali. Se verrà mantenuta l’attuale % di LA (lo vedremo a fine mese) non ci saranno problemi di postazioni di lavoro, ma di parcheggio. Anche perché Stanga migrerà il magazzino di Via Vigonovese con relativo traffico di auto sociali e furgoni.

Abbiamo chiesto come verrà affrontato il problema parcheggi ricordando che prima si parcheggiava dentro la sede fino ad esaurimento posti. NON abbiamo ottenuto risposte. Abbiamo evidenziato che nelle vicinanze è stato aperto un secondo campo ROM e che parcheggiare nei parcheggi di Mediaworld, Rizzato o altri esercenti, sarà una soluzione poco sicura per auto e persone. L’azienda ha replicato che la sede è ben servita da mezzi pubblici.

Verrà realizzata una sala ristoro adeguata al numero del personale. Abbiamo chiesto la creazione di un Bar Rafforzato e attenzione per i lavoratori di ASA che hanno pause di 30’ non sufficienti per uscire. Frigo e microonde devono essere quantitativamente adeguati da non creare code. Ipotizzata la possibilità di veicolare pasti da VII Strada a Stanga per rendere più sostenibile la mensa.

PADOVA VII STRADA – SERVCO

VII Strada sarà SERVCO. Confermata la riapertura della mensa con gestore Pellegrini.  Dato per certo anche nel subentro a Blue Ticket. Quando riaprirà effettivamente la mensa non è dato a sapersi.

VII Strada di fatto si svuota arrivando ad un organico di circa 340 lavoratori che, sempre ipotizzando continuità LA al 50% equivale a 170 postazioni di lavoro.

Abbiamo manifestato perplessità sul futuro di una sede sovra dimensionata con costi energetici e di gestione probabilmente insostenibili per ospitare 170 persone sparse in 3 edifici con 3 impianti tecnologici. Ci aspettiamo, e abbiamo suggerito, un compattamento del personale sul Santa Barbara.

MESTRE

VIA TORINO: NETCO  –  VIA LISSONE: SERVCO

Tra la sede di Mestre Via Torino (NETCO) e quella di Via Esiodo (SERVCO) ci sarà lo scambio di 130 lavoratori. ASA migrerà su via Torino.

Azienda dichiara che le sedi hanno uffici e postazioni già fruibili. Resta da definire come posizionare i gruppi omogeni. L’operazione dovrebbe chiudersi entro marzo.

VIA LISSONE

Lissone sarà NETCO, usata di fatto come palazzina di rappresentanza per ospitare CRALT, ASSIL, ALATEL.

SICUREZZA NELLE SEDI

SNATER ha chiesto di coinvolgere i Responsabili della Sicurezza (RLS) e di prestare la massima attenzione nell’apertura dei cantieri per le opere di compartimentazione nelle sedi non esclusive. Abbiamo chiesto che durante i lavori, in caso di interferenze, i lavoratori vengano lasciati in Lavoro Agile fino alla fine del cantiere.

TRASFERIMENTI

HR ha negato di aver fatto passare il messaggio che il piano spazi in corso sia l’occasione per chiedere trasferimenti ma che ogni lavoratore è sempre libero di chiederlo.

Peccato che sia SNATER che altre sigle abbiano riportato testimonianze dirette di Coordinatori che hanno invitato lavoratori di Padova VII Strada domiciliati in zona di confine tra le due province, a fare domanda di trasferimento verso Mestre se interessati. Affermazione che messa assieme alle riflessioni già fatte sui dubbi di sostenibilità sui costi per PD VII Strada, accende nuovi campanelli d’allarme.

CEDOLINO FEBBRAIO

Il cedolino vedrà: Erogazione UT CDE.  Trattenuta (per chi l’ha richiesto) del prestito per la CDE. Trattenuta della prima di 3 rate, per adeguamento tasso interesse passato dal 2,5% al 4% (attualmente al 4.5%) su prestiti personali chiesti a TIM.  Trattenuta del contributo per Fondo Di Solidarietà TLC dello 0,15% con recupero retroattivo anche di gennaio.

Scarica il comunicato: Piano-Spazi-Veneto-Segregazione.pdf 

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