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SORVEGLIANZA SANITARIA…NON…FAI DA TE!

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Nelle scorse settimane alcuni lavoratori in smart working, si sono lamentati in diverse regioni per la programmazione aziendale delle visite di sorveglianza sanitaria effettuate in laboratori lontani da casa e difficilmente raggiungibili anche con i mezzi pubblici.

Alla richiesta dei lavoratori di un automezzo sociale o del rimborso delle spese sostenute per il treno, il bus o il taxi, l’azienda rispondeva con un niet, pretendendo che gli stessi si arrangiassero con mezzi propri e magari anche fuori orario di lavoro.

In una delle regioni dove il problema è stato più marcato, Snater si è rivolto alle Asl e alle Direzioni Territoriali del Lavoro.

Il 3 marzo, le Asl del Friuli hanno stabilito congiuntamente che le visite di sorveglianza sanitaria non devono comportare nessun onere a carico dei lavoratori, così come previsto dagli articoli 15 comma 2 e 41 comma 4 del Testo Unico per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro.

Tra l’altro, anche la normativa aziendale sulla gestione dei controlli sanitari in tema di salute e sicurezza sul lavoro riporta esattamente la stessa cosa; evidentemente la funzione che deve garantire il presidio delle tematiche di prevenzione, sicurezza e salute sui territori, non deve essere riuscita nell’intento.

Perciò, raccomandiamo i lavoratori di informarci tempestivamente se dovessero accadere altri episodi simili.

Scarica il Comunicato: 2021-03-11-Sorveglianza-sanitaria-NON-fai-da-te.pdf

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