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Comunicati Nazionali

CCNL 2020

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La firma del rinnovo contrattuale, che secondo Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil “rappresenta un elemento reale di positività”, rappresenta anche la violazione della democrazia sindacale, della libertà sindacale di Snater e di un gran numero di lavoratori, illegittimamente esclusi dalla trattativa e dalla possibilità di far valere le proprie posizioni e richieste.

Ancora una volta, infatti, il contratto che riguarda tutti noi è stato firmato dai confederali senza riguardo alla effettiva volontà dei lavoratori, ed ancora una volta i confederali pretendono di avere l’esclusiva della rappresentanza per diritto ereditario: poiché hanno firmato un precedente contratto ritengono di avere il diritto di firmare il seguente, e poi il successivo, e così all’infinito, senza mai sottoporre a verifica la loro vera rappresentatività.

Snater non nega che Cgil Cisl e Uil abbiano un consistente seguito tra i lavoratori, anche se il numero dei loro effettivi iscritti è rigorosamente segreto; ma afferma con certezza che essi non rappresentano tutta la categoria: non rappresentano gli iscritti a Snater, gli iscritti ad altri sindacati e non rappresentano chi non è iscritto a nessun sindacato. L’esclusione di tali organizzazioni e di tali lavoratori dall’elaborazione e trattativa del contratto viola la democrazia sindacale, viola l’art. 28 della Carta Fondamentale dell’Unione Europea, viola l’articolo 39 della nostra Costituzione, e viola il Testo Unico sulla Rappresentanza, che tali regole si proponeva di applicare e che pure ipocritamente il nuovo testo contrattuale richiama nella premessa.

Il Testo Unico sulla Rappresentanza del 2014 stabilisce infatti che alla trattativa del CCNL partecipino tutti i sindacati che, nel settore, abbiano raggiunto la soglia del 5%, come media tra i voti ottenuti nelle elezioni delle RSU e numero di iscritti; e che il contratto è valido ed efficace solo se approvato da oltre il 50% della delegazione dei lavoratori, così composta.

Snater, avendo largamente superato la soglia del 5% nel settore delle Telecomunicazioni, ha chiesto di partecipare alla trattativa e, a fronte del rifiuto di Asstel, ha chiesto al Giudice di accertare il suo diritto di essere inclusa nella delegazione trattante; o in alternativa, ha chiesto al Giudice di dichiarare l’inefficacia del contratto firmato senza rispettare le regole del Testo Unico a parole da tutti condivise.

Asstel si è opposta, non negando la rappresentatività di Snater, ma dicendo che questa non era “certificata” dal CNEL. Ora è normale che il padronato tenti di escludere dal tavolo delle trattative un sindacato per nulla accomodante.

Non è invece normale che lo stesso facciano Slc, Fistel e Uilcom (con la coda dell’Ugl), rifiutando di valutare il rispettivo peso nella rappresentanza, ed escludendovene componenti sicuramente rappresentative.

La causa per effetto del Covid-19 è stata più volte rinviata; ma presto o tardi il Giudice dirà se l’esclusione di componenti essenziali dalla trattativa e firma del contratto sia legittima, e se sia valido il contratto firmato violando le regole da tutti condivise del TU sulla Rappresentanza. Snater comunque non cesserà di battersi, affinché siano rispettate le regole della democrazia sindacale, e non smetterà di pretendere che la delegazione che tratta il contratto sia genuina espressione solo della volontà dei lavoratori, manifestata mediante il voto e la militanza.

Scarica il Comunicato: 2020-12-02-CCNL-2020.pdf

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