Comunicati Nazionali
SI FA…MA NON SI DICE!
Per aiutare a comprendere il clima della trattativa (mai termine fu così improprio) regnante al coordinamento nazionale rsu del 3 e 4 dicembre, durante la “chiacchierata” sul rinnovo del contratto di II livello, citiamo 2 episodi:
1) L’azienda chiede di riportare nei “sacri testi” contrattuali anche la timbratura in postazione, da lei introdotta unilateralmente più di due anni e mezzo or sono, nel reparto ASA ed in altri settori.
I semprefirmatari questa volta si “ribellano” (sic!) e comunicano di non essere disponibili a firmare il documento (copyright Snater) e l’azienda cosa fa?
Accetta ed elimina dal documento la parte che da noia ai “semprefirmatari” (se da noia a loro vederla scritta, figurati ai lavoratori che tutti i giorni devono farla), ma CONTINUANO AD OBBLIGARE I LAVORATORI A FARE LA TIMBRATURA IN POSTAZIONE, insomma SI FA MA NON SI DICE, LA TIBRATURA CONTINUA MA NON RISULTA!
2) Improvvisamente dai banchi dei “semprefirmatari” parte verso l’azienda la seguente domanda: “ma se il lavoratore che fa la timbratura in postazione, passa il badge, entra nei locali aziendali, cade all’interno e si fa male, come viene considerato?”
Risposta dell’azienda: “è in itinere”. Ma che domanda è???
La timbratura in postazione è stata introdotta con l’accordo del 27 marzo 2013 (OLTRE 6 ANNI FA) grazie alla loro “semprefirma”! Non sanno che i lavoratori DA OLTRE 6 ANNI timbrano in postazione? Hanno firmato al buio e atteso 6 ANNI per porre un quesito del genere all’azienda?
Peccato che prima un giudice e successivamente una Corte D’Appello, abbiano sancito l’esatto contrario: il lavoratore appena passa il badge è in servizio, esattamente come tutti gli altri lavoratori che non hanno la timbratura in postazione!
Mentre per qualcuno è stata più che sufficiente la risposta dell’azienda e quindi non farà nulla per modificare le cose, SNATER non chiede all’azienda, si fa dare le risposte da giudici e istituzioni.
Scarica il Comunicato: 2019 12 06 – Si fa ma non si dice!