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Comunicati Nazionali

Crolla il ponte dell’accordo

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Il 16 luglio 2018 i semprefirmatari scrivevano un comunicato che titolava: ”TIM non deve assorbire il prossimo aumento contrattuale”; affermavano poi, sempre nel comunicato in questione, che “TIM con una mano dà e con l’altra toglie”. Premettendo che non abbiamo capito quale sia la mano che dà, sicuramente conosciamo la mano che toglie. Cosa è accaduto infatti? Al secondo aumento – chiamiamolo così – contrattuale, l’azienda ha continuato ad assorbire l’importo negli assegni di merito; non solo: in questa occasione l’azienda si è ripresa – veramente non li ha mai dati – oltre ai 20 euro, come ad inizio anno, anche i 10 (dieci!) euro di aumento previsti “come elemento salariale distinto dalla retribuzione” (Elemento Retributivo Separato).

Tale elemento, lo ricordiamo ancora, non incrementa né la quota relativa di TFR né i contributi previdenziali; è semplicemente un modo per spostare la retribuzione da un istituto tutelato, ovvero il salario propriamente detto, a una specie di benefit poco saldo e fine a sé stesso. La cosa ancora più grave è che tale spostamento venga applicato al salario GIÀ MATURATO e non solo agli incrementi futuri. Se avevamo un dubbio sulla liceità di questi assorbimenti contrattuali, ora ce lo siamo tolto definitivamente.

L’effetto netto di questa vicenda è che, dei ben 40+10 euro del tanto decantato accordo ponte, i lavoratori, che avevano percepito in tutta la loro vita lavorativa anche uno striminzito assegno di merito, hanno visto zero euro in busta paga! Al contrario l’azienda è riuscita a ridurre una parte di contributi e liquidazioni su salari già consolidati da anni.

Di che si lamentano cgilcisleuil che prima rivendicano nella loro piattaforma il non assorbimento degli aumenti (vedi piattaforma rivendicativa datata 22.3.2018 ultima riga di pagina 5) e poi al momento della firma finale, si dimenticano di inserire tale clausola? Ovviamente, anche nelle assemblee per l’approvazione dell’accordo, i semprefirmatari si sono dimenticati di fare cenno all’assorbimento degli aumenti. Oggi SLC, FISTel e UILCOM imputano la responsabilità del fatto totalmente all’azienda, ma, fatto curioso, anche sul CCNL dei metalmeccanici firmato da cgilcisleuil a fine 2016 ci sono tali assorbimenti ben specificati e normati senza fraintendimenti. Sarà un caso o è una strategia ben delineata?

SNATER va avanti con le proprie azioni legali che recuperano diritti e soldi per tutti i lavoratori, come per la franchigia e la timbratura in postazione (vinte entrambe). Ora tocca all’assorbimento degli aumenti: vedremo chi avrà la meglio (ricordiamo che stiamo lavorando anche al mancato rientro, alla vertenza sul 1/26, sulla fruizione delle EF, sui trasferimenti al Site Specialist, sui ticket non erogati ai telelavoratori, sui livelli inquadramentali, ecc.

Insomma, SNATER all’arroganza dell’azienda e all’inerzia dei semprefirmatari risponde così.

Scarica il Comunicato: 2018 07 30 – Crolla il ponte dell’accordo

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